Sito delle parrocchie SS. Quirico e Giulitta di Ternate (VA), Divino Redentore di Varano Borghi (VA)

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Pensiero del Parroco

Domenica, 8 giugno 2025

Perché hanno scelto come motto «Consacrali nella verità» (Gv 17,17)?

Attraverso questa frase evangelica questi undici fratelli vorrebbero comunicare a tutti quanto sia stata e sia prioritaria la relazione con il Signore Gesù nella loro esperienza vocazionale e l’intenzione di vivere il ministero presbiterale come via per rimanere profondamente innestati in Lui, per esercitarsi nell’essere anzitutto suoi discepoli. In un tempo complesso e fluido, occorre a maggior ragione radicarsi nell’essenziale, occorre responsabilmente prendersi cura del proprio cammino di fede.

L’appartenenza al Signore Gesù, peraltro, se è profondamente spirituale, non produce identità oppositive e barricate in un ruolo, ma è condizione perché si porti frutto, perché ci si slanci sulle strade della missione, disponibili per ogni tipo di incontro.

Che la missione prioritaria della Chiesa è proprio questa: diffondere la benedizione, la consolazione, la speranza di Dio. Al netto dei limiti e delle fragilità personali che anche i preti portano con loro e dello scoraggiamento che alcune situazioni pastorali potrebbero indurre, sarebbe però strano che il passaggio di un sacerdote in una comunità si segnalasse anzitutto come passaggio che rattrista, appesantisce, scandalizza. Ci sarebbe da aspettarsi che la presenza di un prete sia perlopiù percepita come come apportatrice della benedizione e della speranza di Dio nelle diverse circostanze che la comunità o le persone si trovano ad attraversare. Mi hanno colpito i molteplici riferimenti di papa Leone al tema dell’unità nella Chiesa e il richiamo rivolto a tutti i credenti in Cristo a essere ponti di dialogo e fermento di riconciliazione. Ogni battezzato è chiamato a essere un tessitore di comunione, a maggior ragione questo compito è affidato ai presbiteri che esercitano il ministero della presidenza. Essi devono costituire un solo presbiterio col Vescovo; sono chiamati a rendere presente il Vescovo e la Chiesa universale nelle comunità loro affidate. Tutto ciò suggerisce quanto sia fondamentale per un prete rifuggire ogni tentazione di autoreferenzialità ed educarsi a essere «servo della comunione», come ama ripetere anche il nostro Arcivescovo. Accogliere un sacerdote potrebbe essere l’occasione perché una comunità rifletta sul dono che, potenzialmente, un prete è. L’accoglienza richiede che si superino forme di pregiudizio per cui ognuno vorrebbe un certo tipo di prete e guarda con diffidenza altre tipologie. L’accoglienza invoca disponibilità piena all’incontro con l’altro che è unico, al di là dei cliché. Anche gli ormai prossimi preti novelli saranno chiamati ad accogliere, con fiducia, comunità e persone che incontreranno. Dovranno dedicarsi molto all’ascolto di realtà che hanno una loro storia peculiare, evitando la tentazione di chi ritiene di avere in tasca le soluzioni che servono.

«La gente si convince che essere discepoli significa essere meno liberi e meno adatti al mondo in cui viviamo. Essere discepoli è noioso, mentre essere in giro per la terra senza una regola e senza una meta sembra sia più divertente». Eppure, «solo la grazia di Gesù risorto è la rivelazione della meta desiderabile, è l’incontro con il compimento. L’opera dello Spirito è il compimento dell’u-mano».E questo anche se – osserva ancora – la missione può apparire sproporzionata: «Effettivamente c’è ragione di pensare che i discepoli siano inadeguati, fragili, ridotti a pochi, che diventiamo sempre di meno. L’ambiente che ci sta intorno è sempre meno disponibile, le persone sono sempre più indifferenti, quindi viene da pensare che sia meglio lasciare perdere e stare tranquilli con coloro che condividono le nostre sensibilità e la nostra fede. Ma Gesù promette una forza che non viene dalla buona volontà, che non programma un’accorta strategia, che non cerca alleanze promettenti utilizzando gli strumenti disponibili», che sono – suggerisce l’Arcivescovo – «tentativi di reagire al senso di sconfitta che talvolta accompagna i discepoli, che si tratti dei social o delle pubblicazioni o di qualsiasi altra forma di comunicazione. La forza, invece, viene dallo Spirito perché è piuttosto affidamento che energia, è docilità piuttosto che protagonismo».

Preti 2025

XXI anniversario di sacerdozio

Varano Borghi, 6 giugno 2025

Il Vicario generale Monsignor Franco Agnesi ha festeggiato il ventunesimo anniversario di sacerdozio di Don Francesco e dei suoi compagni di ordinazione, venuti a Varano da diversi angoli della Diocesi.

In una Santa Messa animata in maniera preziosa dalla corale Sant’Andrea, Monsignor Agnesi nell’omelia ci ha ricordato come il Dono che ci ha fatto Gesù sulla croce della sua Vita e dello Spirito, ci deve essere di aiuto e guida anche nei momenti più difficili: lo Spirito ci aiuta a capire quando non stiamo bene, e ci sostiene quando pensiamo che il dono della vita possa essere una sconfitta.  Per questo dobbiamo rendere la nostra fatica parte della nostra preghiera, per cogliere il senso profondo del nostro agire, e della bellezza che ci circonda.

La cena insieme, preparata dalle cuoche delle parrocchie nelle stanze dell’oratorio, aiuterà i compagni di Don Francesco a ricordarsi di un bel momento vissuto nella semplicità, sulle sponde del lago di Comabbio.

21 anni di sacerdozio

ingresso
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Chiesa
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Ingresso del Parroco Don Francesco

Domenica, 17 novembre 2024

Le nostre parrocchie hanno accolto in un clima di festa il nuovo parroco don Francesco Ferrante ed il curato don Jean Bosco Nsabimane.

A Ternate, nella funzione solenne di sabato sera, alla presenza di Mons. Franco Gallivanone, vicario episcopale per la nostra zona, Mons. Severino Pagani, prevosto di Busto Arsizio, don Paolo Boldrini, vicario parrocchiale di Borsano e Sacconago di Busto Arsizio, ed alla presenza delle autorità comunali e del territorio, la comunità di Ternate ha accolto il nuovo parroco.

Il giorno seguente, a Varano Borghi, alla presenza di Mons. Franco Gallivanone e di don Lorenzo Truccolo, compagno di seminario di don Francesco, si è rinnovata l’accoglienza da parte dei sindaci di Ternate, Lorenzo Baratelli e Varano Borghi, Maurizio Volpi, del consiglio pastorale unitario, e dei fedeli.

Dopo le due Messe nelle rispettive parrocchie, in un momento di convivialità i parrocchiani hanno condiviso la gioia per l’arrivo dei due sacerdoti, insieme ai parenti ed amici arrivati dalle comunità di Borsano e da Monza.

Facciamo nostre le parole di Monsignor Gallivanone, che invita il pastore don Francesco ad avere cura del gregge, ma anche il gregge ad avere cura del pastore, per crescere insieme nella vigna del Signore

Avvisi per la comunità cristiana

Battesimi

Domenica 9 giugno, i Battesimi comunitari saranno celebrati nella Chiesa di Ternate, alle ore 16:00. 

Consiglio Pastorale Unitario - Rinnovo

Rinnovo del Consiglio Pastorale: entro domenica 27 aprile devono pervenire le candidature per il nuovo Consiglio Pastorale Unitario.

Consiglio Pastorale Unitario

Martedì 11 febbraio, alle ore 20:45, si è riunito il CPU a Varano Borghi.  Questo è stato l’ultimo consiglio prima dello scioglimento, in vista di una nuova elezione dei membri.

Cresima 2025

Ringrazio la generosità dei genitori che domenica scorsa hanno accompagnato i loro figli al Sacramento della Confermazione (525 €).

Oratorio Estivo

da Lunedì 9 giugno

Inizia l’oratorio estivo 2025 per i bambini e ragazzi iscritti.  Il tema di quest’anno sarà TOC-TOC.